Wanda Ferro e Piero Aiello incontreranno a breve l'assessore regionale Gentile
Martedì 15 Gennaio 2013 -
20:13
Nella prossima settimana il presidente della Provincia di Catanzaro
Wanda Ferro, insieme all’assessore regionale all’Urbanistica Piero
Aiello, incontrerà l’assessore regionale ai Lavori pubblici Pino Gentile
per discutere dell’iter per il finanziamento la ricostruzione del ponte
sul fiume Savuto. Il viadotto, posto sulla strada provinciale 163/1 tra
Nocera Terinese e Campora San Giovanni, a cavallo tra le province di
Catanzaro e Cosenza, il 2 marzo del 2006, a seguito della piena del
fiume, ha subito uno scalzamento di un plinto di fondazione, poi nella
notte tra l'11 e il 12 dicembre 2008, a seguito di eventi meteorici
eccezionali, tutto il viadotto è stato trascinato a valle dall'impeto
del fiume Savuto in piena.
La ricostruzione dell’importante opera era stata inserita negli
strumenti di programmazione regionale da parte del precedente
governoregionale, ma era stato lasciato privo di copertura finanziaria.
Il presidente Wanda Ferro e gli uffici si sono prodigati a chiedere alla
nuova Giunta regionale un finanziamento per la ricostruzione del
viadotto sul fiume Savuto, a valere sui fondi della "Legge 24", per 4,1
milioni di euro, e il progetto è stato inserito prioritariamente tra le
opere da realizzare nel Programma Opere Pubbliche dell'Ente che ha già
redatto il Progetto Preliminare. Si rimane quindi in attesa del relativo
Decreto di Finanziamento, anche da erogare in più tranche, per dare il
via al progetto definitivo.
Questa mattina la questione è stata al centro di una riunione a Palazzo
di Vetro tra il presidente Ferro, il presidente del Consiglio
provinciale Peppino Ruberto, e i rappresentanti del Lametino in giunta e
consiglio: gli assessori Costanzo e Isabella e i consiglieri che da
sempre hanno seguito la vicenda con particolare attenzione: Aragona,
Benincasa, Rosato, Fazio e D’Assisi. Nel corso della riunione si è fatto
il punto anche sulle opere di sistemazione idraulica che la Provincia è
in procinto di realizzare sul fiume Savuto, finanziate dal governo
regionale guidato da Scopelliti con 2 milioni di euro di fondi Por.
L’ufficio tecnico dell’ente guidato dall’ing. Francesco Augruso sta
ultimando la progettazione esecutiva e i lavori andranno in gara entro
la fine di marzo. Dell’esito dell’incontro del presidente Ferro e
dell’assessore Aiello con l’assessore Gentile verrà data immediata
notizia ai cittadini e ai comitati che seguono la vicenda.
CRONISTORIA All’indomani del crollo del viadotto, nel
marzo del 2006, è stato effettuato immediatamente apposito sopralluogo
da parte di tecnici dell'Amministrazione Provinciale di Catanzaro
(Eugenio Costanzo e Domenico Lagamma), congiuntamente ai tecnici del
Settore idraulica fluviale della Regione Calabria (competente alla data
del crollo), ai Carabinieri, alla Polizia Municipale di Nocera Terinese
e, vista la gravità dei danni sul viadotto, è stata emessa apposita
ordinanza di chiusura al transito veicolare. Successivamente è stato
comunicato dal Dirigente del Dipartimento LL.PP. della Regione Calabria
dell'epoca, che era in previsione la progettazione e la messa in
sicurezza dell'intera area oggetto del dissesto. Tale progetto
prevedeva, fra gli altri, il completamento della traversa fluviale a
valle del viadotto e la ricostruzione di tutto il viadotto, anziché
della pila dissestata, in quanto i plinti di fondazione di tutto il
viadotto erano ormai quasi tutti potenzialmente oggetto di dissesto. In
seguito le competenze riguardanti l'idraulica fluviale sono state
delegate alle Province, ma non sono stati destinati alla Provincia di
Catanzaro i fondi necessari alla ricostruzione del viadotto. Nella notte
tra l'11 e il 12 dicembre 2008, a causa di una forte alluvione,
l’intero viadotto è stato trascinato a valle dalla piena del fiume. Nel
mese di febbraio 2009 il Dirigente Settore Manutenzione stradale
lametino Eugenio Costanzo ed il Dirigente Responsabile A.P.Q. Luigi
Zinno (Regione Calabria) hanno collaborato e predisposto un progetto che
oltre alla ricostruzione del viadotto sul fiumeSavuto prevedeva la
costruzione di una nuova strada, complanare al fiume stesso, che
partendo dallo svincolo autostradale di San Mango d'Aquino si innestava
in corrispondenza del viadotto da ricostruire sulla s.p.163/1, che la
collegava poi al Comune di Campora San Giovanni e quindi alla costa
tirrenica cosentina. L’intervento, che comprendeva anche la
realizzazione della nuova strada per un importo complessivo di 7,5
milioni di euro, era stato inserito negli strumenti di programmazione
regionale dal precedente governo regionale, con assessore ai Lavori
Pubblici Luigi Incarnato. Si trattava di una infrastruttura utilissima
anche per il comprensorio locale, ma successivamente si scopri che tale
opera non aveva copertura finanziaria per cui rimase un'eccellente idea
ma, purtroppo, solo un sogno. Addirittura non fu finanziata neanche la
sola ricostruzione del ponte sul fiume Savuto. Tale situazione ha di
fatto protratto l'impossibilità per gli utenti di recarsi facilmente
nella zona di Campora S. Giovanni, se non percorrendo la strada
provinciale che porta alla Marina di Nocera Terinese e poi sulla ss 18
fino a Campora.

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