Premesso che il Comitato non è, non è mai stato, e non vuole
essere un collettivo di lotta e/o di prostesa, ma solo ed unicamente un
soggetto che intende stimolare presso gli Enti competenti la presa di coscienza
della reale necessità del ponte sul Savuto per il territorio. E, pertanto, ogni
sforzo e ogni passo, compiuto da chiunque, verso la ricostruzione dell’opera è
accolta con immenso e sincero piacere!!!
Dalle notizie diffuse,
è inequivocabile che in un’apposita conferenza stampa che dovrebbe
tenersi prossimamente durante il quale sarà illustrato il percorso individuato per
l’eventuale finanziamento. Il che significa
che ogni giudizio su quanto finqui fatto è, ad oggi, sospeso oltre che prematuro.
E sia chiaro, per il comitato, è anche
questo un risultato più che gradito, anche se una soluzione diversa e più
celere che non il ricorso alla piattaforma CIPE, sarebbe fondamentale per la soluzione del
problema considerato l’importanza della
realizzazione dell’opera “subito”.
Non ricordo, la presenza di Aragona in manifestazioni pubbliche riguardanti la ricostruzione
del ponte, né in veste di rappresentante delle istituzioni né come semplice
cittadino.
Un rappresentante delle istituzioni dovrebbe moderare i toni
nel rivolgersi ai cittadini e/o a forme organizzate di essi (comitati) e non
scivolare su espressioni poco felici invocando pretestuosi interessi personali , cadendo in formule linguistiche che portano il
sapore di una politica arcaica e localistica. E’ un dispiacere leggere simili
parole da chi dovrebbe esprimere apprezzamenti per tutti coloro che dedicano tempo denaro impegno solo
esclusivamente a scopi sociali in forme
democratiche. Ma stendiamo un
velo pietoso su tutto ciò, che è il palese tentativo di innescare, è il caso di dire, una sterile e forviante polemica da parte di chi non conosce il peso
delle parole che esprime in relazione al ruolo esercitato, e forse neanche il
significato.
Comprendiamo il tanto
agitarsi da parte di chi è chiamato a dare spiegazioni per i tanti anni di
silenzio e di inattività interrotti solo da annunci sporadici e infondati di finanziamenti
mai attivati, non ultimo quello della rimozione
delle macerie del ponte, che ancora oggi occupano il posto che hanno sempre
occupato e cioè il letto del fiume Savuto. Troppo comodo aggredire il Comitato
cercando di distrarre l’opinione pubblica e sperando di far dimenticare
responsabilità e ruoli non esercitati.
(F. Motta)

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